Come fare per aprire un ristorante

Siamo certi che tutti gli amanti della buona cucina e della preparazione dei diversi piatti e pietanze, abbiano pensato almeno una volta nella vita: perché non aprire un ristorante?

Proprio aprire un ristorante sembra l'idea più adatta per chi letteralmente adora stare tra i fornelli e deliziare i propri ospiti con ricette deliziose. Eppure per aprire un ristorante non è sufficiente amare e conoscere la buona cucina.


I Clienti prima di tutto ....

Innanzitutto bisogna capire che aprire un ristorante significa dare inizio ad un'attività decisamente impegnativa, che necessita oltre che delle normali capacità gestionali, anche di discrete qualità nella relazione con gli altri. I clienti rappresentano infatti il centro dell'attività: sono loro che decidono di recarsi presso di noi per il pranzo o la cena. Dunque devono essere trattati in modo sempre adeguato, con pazienza anche davanti alle richieste più impegnative. Naturalmente poi la bravura nel preparare le diverse pietanze rappresenta una delle qualità più importanti per il buon andamento della nostra attività: solo un ottimo menù convincerà i clienti a tornare da noi.


Partita IVA, corso HACCP e autorizzazione SAB

Per poter iniziare l'attività di ristoro si richiede l'apertura di una partita IVA, con la ragione societaria che più convenga alle nostre esigenze. In questo modo si potrà detrarre da subito l'IVA anche sulle primissime spese d'avviamento. Dopodiché si dovrà inviare all'Agenzia delle Entrate la comunicazione ufficiale dell'inizio dell'attività. Come per tutte le altre attività lavorative, si dovrà fare un iscrizione all'INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) e all'INAIL (Istituto Nazionale contro gli infortuni sul lavoro). Tutti i dipendenti del lavoro dovranno poi svolgere alcuni corsi obbligatori, come il corso HACCP. Si sostituisce al vecchio libretto sanitario, e serve al gestore per insegnargli ad auto regolamentarsi circa le norme sull'igiene del locale: dalla salubrità del locale alla conservazione dei cibi, dalla loro manipolazione alla somministrazione. Qualora si trovassero difficoltà, si dovrà indicare all'ASL di competenza le diverse soluzioni che si intendono applicare per risolvere i diversi problemi riscontrati. Proprio l'ASL infatti dovrà rilasciare un attestato di Idoneità Sanitaria del locale. Un rappresentante del locale dovrà inoltre possedere l'autorizzazione SAB, ottenibile seguendo un corso specifico del costo totale di circa € 600,00. Assolutamente necessaria la licenza commerciale, da chiedere all'Ufficio del Commercio del Comune di competenza, e la licenza di vendita di bevande superalcoliche. Certamente il nostro locale avrà bisogno di un insegna luminosa: l'autorizzazione per l'esposizione delle insegne viene rilasciata anch'essa dal Comune. Queste sono più o meno le licenze base che si devono possedere per l'apertura di un ristorante. Esistono anche altri documenti, come per esempio i borderò della SIAE qualora si decida di diffondere musica all'interno del locale, o l'attestazione di frequenza ai corsi sulla Sicurezza e Pronto Soccorso. Dododichè si può iniziare con l'attività, sperando di riuscire a regalare ai nostri clienti un “punto di riferimento culinario” per i loro pranzi e le loro cene.